venerdì, novembre 10, 2006

Ora tocca a me

Sono davvero felice oggi.

Non solo il mio pensiero dell'utilità di unire il dialogo di un blog con la solidità di un sito in ambiente aziendale ha riscontrato un consenso dal mio cliente, ma ha deciso di agire in merito.

La cosa più buffa è che ho avuto il privilegio di imparare tutto quello che so dal percorso fatto dal nostro più temuto concorrente.

Nel mondo del blog, almeno quello americano che io ho sperimentato, ci si invita al dialogo a vicenda e ho trovato un personaggio della Dell davvero eccezionale. Aperto, trasparente, e pronto a mettersi in discussione in qualunche momento. Il blogger d'eccezione!

La persona non scrive direttemente nel blog della Dell, ma agisce direttamente nei blog di chi la critica.

Ed ora che tocca a me preparare la strada per l'ingresso nel blogosphere del mio cliente, spero solo di poter trasmettere a loro come si vive i valori aziendale con lo stesso orgolgio di chi mi ha insegnato come si fa.

mercoledì, novembre 08, 2006

Fatto l'uno per l'altro

Mi viene da chiedere quando il ruolo di un mezzo mobile e dinamico come un blog deve cedere il proprio posto privilegiato ad uno strumento stabile e più tradizionale.

Certo, un blog porta un messaggio fresco, e sempre aggiornato. Ma se quel "aggiornamento" avviene in più giorni, o addiritura mesi, il blog viaggia troppo veloce e il pubblico meno "technorato" non fa in tempo a leggere il messaggio.

Si sa che i blog sono indicizzati dai spider più frequentemente dei siti statici e quindi sono più "visibile" agli occhi dei motori di ricerca.

Ne segue che strutturare un sito con blog di supporto aiuta a mantenere alto il posizionamento all'interno dei motori in modo del tutto "naturale", mantenendo un dialogo a sostegno dei concetti duratri delle aziende senza incorrere la collera di Google.

Da quando esiste questo blog, ho un'altro dedicato alle facende di un mio cliente. Ho scoperto che, finché trattino di argomenti momentari, superficiali, il blog mi permette di esprimere con chiarezza il concetto.

Ma il momento che devo far riferimento ai valori della socetà, spiegarli, elaborarli, il blog non basta.

Dal momento che, secondo John Naisbitt, tutto non cambia mai, mi rendo conto che, proprio perché communica in questo modo accelerato, un blog aziendale ha bisogno di un sito tradizionale per aggiungere valore alle parole già esistente.

Diversamenti, sono solo parole di passaggio.

lunedì, novembre 06, 2006

May the best desktop win!

Sempre nell'ottica di Web 2.0. il mio amico Marco ;-) ha messo in piede un wiki-contest per catturare i desktop di chi è in ascolto.

Molto social. Molto divertente.