venerdì, ottobre 27, 2006

Sempre dentro il loop

Sto cercando di decidere quanto un principiante possa scendere la lunga coda prima che diventi improponibile fare un sito di e-commerce.

Voglio dire, proporsi come anticristo per Amazon con un budget da poche centinaia di euro non è pensabile, ma scoprire una nicchia piccola piccola ma con buone possibilità di ingresso si.

Ma poi sorge l'altra domanda: quanto sia evoluto il back-end delle attività online in italia?

In America ma anche in UK esistono società che ti fanno "fulfilment" (adempimento) su tutti i prodotti che vendi. In più esistono i call centres in affitto, che gestiscono tutti i riclami. Ci sono società che ti danno tutti gli strumenti per fare un sito ecommerce compreso hosting, inventario merce e cassa per pochissimi soldi. In pratica, tu porti il cervello, qualcun'altro pensa a tutto il resto. Dalla produzione al supporto post vendità, tu sei fuori il loop.

Non è il modo migliore per le persone nuove al commercio online di iniziare?

Se vuoi fare un sito che abbia un ritorno economico più grande di un semplice campagna di Google Adwords, devi avere un prodotto da vendere oppure vendere quello di qualcun'altro attraverso un accordi di affiliazione.

Però qui in Italia, prima di vendere qualsiasi oggetto (fisico), devo fare una dichiarazione (e presumabilmente chiedere permesso) alla camera di commercio...

Ma quante volte ancora dovrò attraversare quel ponte alto alto della burocrazia? Sono d'accordo che in Itaila succederebbe un casino se non ci fossiero dei controlli ma non saremo mai alla pari con i paesi anglosassoni se, prima di combattere nel ring, hai fatto 5 round con lo stato.

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